teatro ilpiccolo
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Le sfide vanno accolte.
Non sempre, ma quando si intravede una buona opportunità di crescita per se stessi o per la collettività, allora sì, che la sfida va accolta.
Aprire un teatro chiuso da anni, provare a dargli nuova vita, investire denaro, tempo, energie e talenti, non può che essere considerata una sfida.
Ed è quella che un po’ di persone – me compresa – hanno accettato con il comune intento di aprire le porte del Teatro “Il Piccolo” di Castiglione Cosentino, in provincia di Cosenza, chiuso da anni, che aspettava solo che qualcuno togliesse via la polvere del tempo, soffiandoci sopra l’aria calda di una passione; aprendo, anzi, “spalancando porte e finestre” per far entrare la luce giusta affinché ad illuminarsi non fosse solo il palcoscenico, ma i sorrisi di chi, soddisfatti, potessero ammettere di aver fatto una cosa “buona e giusta”, scegliendo di trascorrere una serata all’insegna dell’arte.
Parliamo spesso, troppo spesso, di come la cultura “non paghi”, ed allora abbiamo deciso di “pagarla” noi, questa sfida, puntando tutto sul talento e sull’impegno, oltre che sulla collaborazione, sulla capacità di fare gruppo, guardando tutti verso lo stesso obiettivo, e mettendo in campo le nostre competenze.
E così un giorno, un giovane imprenditore di nome Paolo Fata, decide di rilevare il teatro “Il Piccolo” e di farlo ripartire. Ma per farlo ha bisogno di qualcuno che lo diriga artisticamente, che scelga con competenza a chi far calcare quelle scene, che entri nei gusti della gente, che suggerisca il meglio, che inviti a “guardare da vicino” come si aprono le porte alla musica jazz, alla prosa, alle rappresentazioni che hanno bisogno di un pubblico che applauda, che provi dei sentimenti, e che si stupisca, anche. Perché ci stupiamo sempre meno, come se avessimo perso la volontà e l’entusiasmo di scoprire che c’è qualcosa di bello, proprio vicino a noi, e che quel qualcosa – che fino a poco prima non conoscevamo – subito dopo entra a far parte del nostro futuro, e delle nostre riflessioni, divenendo anche passione.

locandina

E così sono approdata a quel ruolo delicatissimo di Direttore Artistico del teatro “Il Piccolo”, che tra pochi giorni – esattamente il 20 febbraio – aprirà le sue porte, mostrando luoghi ampiamente “arieggiati”, pronti ad ospitare pubblico e artisti, critici e stampa, addetti ai lavori e curiosi, e poi il talento … quello che non puoi raccontare se non dopo averlo ascoltato, visto, respirato, toccato da vicino. Perché sulla parola, il talento non vale.
La stagione teatrale che sta per partire, si suddividerà in tre parti. Una parte iniziale che terminerà a Maggio, la stagione estiva, che vedrà rinascere anche l’anfiteatro – sempre sito in Castiglione Cosentino che fa capo al Teatro “Il Piccolo” – e poi una parte in finale di anno che riserverà numero sorprese.
La parte iniziale prevede una rassegna di musica jazz, alla quale parteciperanno artisti italiani di fama mondiale, che non sono mai stati in Calabria, pertanto portiamo in questa terra qualcosa di nuovo, che non si è ancora mai sentito, e che permetterà agli appassionati di cimentarsi in ascolti nuovi, mettendo alla prova il proprio gusto. Ma in cartellone anche musical, concerti di musica classica, prosa e cabaret.
Nei mesi estivi, avendo a disposizione spazio a sufficienza – l’anfiteatro conta 4000 posti a sedere – realizzeremo concerti che prevedono grande afflusso, più popolari, insomma, provando quindi a soddisfare le richieste di tutti.
Ancora in lavorazione il cartellone per la fine dell’anno, che vedrà delle sorprese, perché il teatro è fucina di cose nuove, di idee, di collaborazioni e proprio in questa direzione stiamo lavorando, perché non ci fermiamo ad un successo, ma vogliamo raccoglierne un po’, per poterne poi offrire, agli altri, come si offre un buon bicchiere di vino.
E a proposito di vino, tutte le serate in cartellone al Teatro “Il Piccolo”, prevedono anche in post-concerto, degustazioni e cena, con lo stesso prezzo del biglietto. Invitiamo i nostri ospiti “a restare”, dopo aver ascoltato un concerto o visto uno spettacolo. Perché dopo, si parla, si conversa, si esprimono opinioni, apprezzamenti, e così nascono anche suggerimenti, che sono preziosissimi quando si decide di vestire un ruolo così delicato come quello di chi dispensa arte e cultura.
Non esistono prime donne in questo nostro progetto. Ognuno mette ciò che sa e che ha, prendendosi delle responsabilità, ed è in quelle, oltre che nel “dettaglio”, che si fa sempre la differenza.
Sciolto il riserbo sui nomi in cartellone, dopo la recente conferenza stampa di presentazione tenuta al Museo del Presente di Rende, la parola è ora agli amanti del teatro e della musica – i tanti di antica data e i tanti che scopriranno, assieme a noi, di esserlo diventati – perché possano scegliere cosa venire a sentire, a vedere.
E noi saremo lì a verificare se quella scelta accettata in principio, sarà valsa un applauso… sincero.

Simona Stammelluti

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