foto copertina
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“Nuovomondo – Il popolo della montagna” (Edizioni Blanco di David and Matthaus, collana Azul) è il secondo atto della trilogia fantasy di “Nuovomondo”, ideata e abilmente scritta dal nostro blogger Claudio Evangelista.
Il primo atto, “Il popolo del mare”, ci aveva fatto conoscere il tormentato Caesar e i Nuoviuomini, nella loro buia città in fondo al mare, illuminata all’improvviso dalla viva curiosità di questo ragazzo introverso e solitario. Subito ci siamo innamorati di loro, di Annette e di Morgana, di Ran, di Falstaff e dei loro amici “umani” Elena, Dig e i soldati della compagnia Glenn.
L’incontro dei Nuoviuomini con gli umani (con la dura battaglia e il successivo accordo) aveva lasciato dietro di sé il desiderio di saperne di più, di immergerci di nuovo in quel mondo fantastico ma per tanti versi così famigliare, così nostro – un segnale sempre decisivo per la qualità di un racconto fantasy. Ed ecco approdare alle stampe “Il popolo della montagna”, a soddisfare la nostra attesa e a suscitare nuove curiosità.
Il nuovo capitolo della trilogia prende l’avvio nel 2270, quando i Nuoviuomini, sconfitti gli umani nella battaglia della Fossa, coltivano il sogno della pace. Sulle montagne, però, i Golem, guidati da Seth alla ricerca di un segreto sepolto tra le pieghe del tempo, continuano la guerra contro gli umani, stretti nell’alleanza con i Lupi, un gruppo terroristico che si muove e agisce nel cuore dell’antica Europa. La Fratellanza, che ha sostenuto i Nuoviuomini, chiede aiuto a Caesar e ai suoi compagni, che arrivano così sulla terraferma.

presentazione evangelista

“Il popolo della montagna” si muove tra vari flashback, che spiegano e completano una serie di eventi del primo libro, rendendo così più agevole seguire l’intreccio del romanzo, e un presente difficile, dominato dalla lotta tra Golem e Nuoviuomini e tra Seth e Caesar.
Ogni personaggio è ben delineato, reso con particolare attenzione agli aspetti psicologici e alle ragioni che ne sottendono le azioni, senza che l’evolversi della storia ne sia ritardato o ostacolato. La profondità delle ragioni personali e di parte si intreccia in modo armonico con gli eventi del libro (anche quelli più nascosti o remoti) e con le sfaccettature non lineari dei vari personaggi. Cosicché leggere una pagina dopo l’altra diventa come assistere non solo ad un conflitto di caratteri ma anche, per dirla in termini moderni e addirittura attuali, ad un nuovo scontro di civiltà, immersi in una lotta che ci avvolge tutti, per scoprire infine che il vero potere non è mai quello ben visibile. Perché, come dice Seth, centrando una delle più potenti chiavi di lettura del racconto (e della stessa trilogia) «c’è moltissima differenza tra potere e governo. Il potere può fare a meno di governare».
Una chiosa che serve fra l’altro a spiegare come nel corso della narrazione si tenda, del tutto naturalmente, a parteggiare per una delle fazioni in lotta, salvo poi accorgersi che ragioni e torti quasi mai sono da una parte sola e che tutto deve inevitabilmente essere rimesso in discussione.
Ovviamente ci sono anche altre, possibili chiavi di lettura e di interpretazione dell’intera vicenda. E sono squarci che scavando in una materia sensibile aprono a diverse visioni sia del romanzo in se stesso che, in qualche modo, della realtà dei nostri giorni, così potentemente segnata dalla spaccatura crescente fra Occidente e Oriente, dalla dicotomia (quanto sanabile?) tra diverse religioni, tra un sistema di valori e l’altro.
Di fronte a domande sempre più complesse e destabilizzanti, ci si ritrova, al tempo presente e a quello della lotta raccontata da Claudio Evangelista ne “Il popolo della montagna”, forse tutti a riflettere intorno al fuoco che brucia nelle parole di Caesar: «Non so cosa succederà […] Non so neanche cosa provare per voi. Siete miei simili, ma siamo anche così diversi. Non vi considero nemici da eliminare, ma ancora, scusatemi, non posso chiamarvi fratelli. Lasciamo che finisca questa notte così nera. E domani cercheremo di capire cosa fare.»

“Nuovomondo – Il popolo della montagna” sarà presentato domenica 29 maggio (ore 17,30) nella Libreria Fiaccadori, in Strada al Duomo a Parma, alla presenza dell’autore.
Se siete da quelle parti, appassionati di letteratura fantasy o neofiti, fateci un salto.

Nella seconda foto compaiono (da sin.) Giovanni Fabiano,
responsabile editoriale di D&M, e l’autore del libro

evangelista chitarra

Claudio Evangelista è nato a Castrovillari (CS) nel 1975 e vive a Brescello (RE). Laureato in Giurisprudenza, ha lavorato come educatore occupandosi di ragazzi disabili e con problemi comportamentali. Attualmente insegna religione, cura un suo blog (Galassia Gutenberg) su “asteriscoduepuntozero” e ama suonare la chitarra, passione che affianca a quella, non meno forte, per il cinema e la lettura. Nel 2012 ha ottenuto il secondo posto al premio internazionale Padus Amoenus. Risultato bissato l’anno dopo. Nel 2014, sempre al Padus, è stato premiato per il miglior racconto e la miglior fiaba nonché come autore dell’anno.

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