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Quest’anno io non vado proprio d’accordo con i premi cinematografici.
Gli Oscar sono stati una grandissima delusione per me che facevo un tifo da stadio per Dunkirk. Non ero particolarmente ottimista neanche per i David e per un motivo molto semplice. Li avete visti i film candidati? Io no. E come me non li ha visti praticamente nessuno. Non ci credete? Piccolo recap. Miglior film, attrice non protagonista, costumi, musicista e canzone a Ammore e malavita dei Manetti Bros. (belli, i tempi de L’arrivo di Wang e de L’ispettore Coliandro) che ha incassato la bellezza di 1,3 milioni di euro! La tenerezza, miglior attore e altre sette nomination, addirittura 2,1 milioni di euro! La migliore attrice Jasmine Trinca porta il film Fortunata alla cifra di 1,8 milioni di euro! Vogliamo parlare del candidato italiano agli Oscar e vincitore del David miglior regia e montaggio, A cimbra, che forse supera i 100.000 euro? O Gatta Cenerentola che non arriva a 250.000? Persino un regista (un tempo) di tendenza e con uno zoccolo duro di fans come Ozpetek si deve accontentare di 1,5 milioni per il suo Napoli velata.

So cosa stanno pensando molti lettori. La qualità prescinde dal successo, anzi spesso sono le schifezze a fare soldi! E giù a citare cinepanettoni a caso. Vero, ma non sempre. Lo scorso anno, il delizioso La pazza gioia di Virzì aveva incassato oltre 6 milioni di euro, praticamente quanto tutti i film prima citati messi assieme. Due anni fa, Perfetti sconosciuti vinceva il David e incassava più di 16 milioni (sì, avete letto bene). E questi due sono esempi di ottimi film e ottimi incassi, anzi di ottimi incassi perché erano ottimi film! L’idea, molto italica e provinciale, per cui un prodotto più è di nicchia e più è bello ha ormai fatto il suo tempo. Si può e si deve far film di qualità che piacciano al pubblico, altrimenti è inutile vagheggiare sempre sul bel tempo passato del cinema italiano. La storia del cinema italiano lo hanno fatto film che hanno incassato tanto, anche con attori che non incontravano il plauso della critica. Totò, il migliore attore italiano di sempre a mio parere, non ha mai avuto critiche favorevoli, se non nella parte finale della sua carriera in cui ha incrociato la strada con autori come Pasolini. Registi come Scola, Monicelli o Risi facevano ottimi incassi, non sempre ma spesso, per il semplice fatto che, se non li avessero ottenuti, non avrebbero potuto fare altri film.


Senza scomodare i mostri sacri, però, solo un paio di stagioni fa abbiamo avuto una piccola e flebile rinascita con titoli come il già citato Perfetti sconosciuti, ma anche Lo chiamavano Jeeg Robot, Veloce come il vento, Fuocoammare, Non essere cattivo, Il racconto dei racconti e altri che ora dimentico. Tutti ottimi film e buoni se non ottimi incassi. Quello che mi lascia perplesso è la scelta di non candidare nessun film di successo, quasi una dichiarazione politica. Dei primi cinque incassi italiani, solo The place ha ricevuto 8 nomination, ovviamente senza nessun premio. I primi quattro incassi sono L’ora legale, Mister felicità, Poveri ma ricchissimi e Mamma o papà. Tutte commedie, nessun cinepanettone, ma comunque gravati di quell’atavico pregiudizio italiano verso il genere più frequentato e visto. Ora voglio subire gli strali dei critici di professione: io avrei candidato Lucia Ocone e Christian De Sica per Poveri ma ricchissimi.

L’ho detto e me ne prendo la responsabilità. La Ocone è semplicemente perfetta e ha tempi comici incredibili. Christian De Sica è, da sempre, enormemente sottovalutato, anche a causa degli indifendibili cinepanettoni, ma il suo Danilo Tucci è una maschera notevole, una delle poche che la commedia italiana ha sfornato negli ultimi anni. Concludo con Ficarra e Picone, responsabili del miglior incasso italiano dell’anno con una bella commedia, davvero divertente. Hanno dichiarato che non iscriveranno più un loro film ai David perché il regolamento è assurdo e obbliga 1500 persone a votare per tutte le categorie circa 120 film. Hanno ragione, ma il problema non è il regolamento, secondo me. La questione è che un film che incassa più di 10 milioni è visto, in Italia, come un problema. Enzo Ferrari diceva che “in Italia ti perdonano tutto, tranne il successo”. È tristemente vero.
Comunque, Ammore e malavita l’ho visto. Carino, niente di più. Ma io adoro i musical, quindi non faccio molto testo.  Nota positiva, il miglior film straniero è Dunkirk! Niente Oscar, ma un bel David per il miglior film dell’anno, che in Italia ha incassato più di 10,5 milioni. Meno male che è un film americano, altrimenti non avrebbe vinto nulla!

 

La foto di apertura è di Franco Origlia – Getty Images

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