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Teatro come esperienza sociale e artistica ma anche alla stregua di un’autentica azienda culturale,
attenta quindi ai diritti di chi vi lavora…

Era il 1997. Suonavo già da un po’ in un gruppo e mi dilettavo a fare teatro. Corsi, recite, concerti e da queste opportunità la mente si apre e arrivano nuove idee. Da un corso di formazione nel 1998, sull’organizzazione e la gestione di spazi culturali, nasce la nostra cooperativa, Officine della Cultura. Una compagnia teatrale/musicale, una residenza della regione toscana, una cooperativa che organizza eventi culturali e festival. Sì, proprio una cooperativa. Condivisione, progettazione, voglia di fare con le proprie forze, buona volontà e negli anni tanti rapporti che portano a progettare nuovamente e creare sempre qualcosa di stimolante e nuovo. Il teatro, la musica, dovrebbero essere un po’ questo: mettere in scena urgenze artistiche, attraverso stimoli che ti danno la società, i compagni che condividono questa esperienza con te e la tua esperienza personale. In una cooperativa culturale tutti hanno un ruolo, tutti hanno valore e tutti hanno la possibilità di proporre e condividere nuove idee. La scelta è stata proprio questa; lavorare in cooperazione, regolarizzare i contratti e i contributi, essere una vera e propria azienda culturale.

La foto che ha ispirato la provocazione del titolo

Solo attraverso una strutturazione solida ci può essere crescita, innovazione e possibilità di creare lavoro. Siamo circa 15 dipendenti con una quarantina di artisti sotto contratto a seconda delle esigenze di spettacolo.
Riuscire a fare il lavoro che ami non ha prezzo, veramente, ma se riesci a farlo con professionalità, emozione e con uno sguardo verso l’altro può avere degli effetti incredibili a livello sociale. È, e sarà, l’unica salvezza. Solo con la cultura puoi essere veramente libero. In ambito culturale fare azioni solo per il profitto non porta ad una lunga vita professionale.
Ripeto, l’urgenza è la base di questo lavoro, la collaborazione è il corpo, l’emozione è il suo respiro e la professionalità ne garantisce garantisce la vita.
Ed ora continuiamo con le nostre piccole grandi cose che con fatica e soddisfazione portiamo avanti.

Una di questa è l’esperienza dell’orchestra multietnica di Arezzo, nata 10 anni fa. Un orchestra composta da 30 musicisti provenienti da tante nazioni del mondo che vivono nella nostra città. In Italia tirano avanti con i lavori più umili, ma nei loro paesi molti suonavano, alcuni anche per professione. Ridare una speranza attraverso la musica. Un’esperienza socio-culturale che ci ha portato a collaborare con tantissimi artisti sia della musica che del teatro (Cisco, Bandabardò, Moni Ovadia, Filippo Graziani, Isabella Ragonese, Raiz, Shel Shapiro, Paolo Benvegnù, Amanda Sandrelli, Ottavia Piccolo, Stefano Massini, Dario Brunori) e con Dario Brunori, Paolo Benvegnù e Amanda Sandrelli saremo in scena alla Valle dei Templi di Agrigento il 31 Agosto e al Teatro della Verdure di Palermo il 1 Settembre.
Culture contro la paura. Sì, la Cultura può, e deve, affrontare anche questi temi. Chi ha cultura accetta l’altro, e non ha paura.

Luca Baldini

 

Officine della Cultura è una cooperativa, fondata come primo nucleo nel 1997 e con l’attuale ragione sociale nel 2010, da un gruppo di musicisti e operatori che lavorano a vario titolo nell’area della produzione e della promozione culturale. I diversi settori di intervento vanno dalla produzione e distribuzione di spettacolo, alla progettazione e gestione di festival, rassegne e servizi legati alle attività culturali e dello spettacolo dal vivo, fino alla gestione diretta di spazi come teatri e cinema.
Nel 2013, dopo dieci anni di riconoscimento regionale come ente di produzione (musica/teatro musicale), con l’introduzione del nuovo sistema regionale delle residenze, Officine della Cultura ottiene il riconoscimento della Regione Toscana come “Residenza Artistica Culturale”. Viene così valorizzato in maniera organica il lavoro di produzione e di promozione dello spettacolo dal vivo della cooperativa.

Le Produzioni Officine della Cultura si caratterizzano per la multidisciplinarietà (musica/teatro), nonché per l’attenzione alle culture altre, facendo così della contaminazione delle culture e dei linguaggi espressivi, il proprio carattere distintivo.

Tra le produzioni e co-produzioni più importanti degli ultimi anni segnaliamo:

Dal 2013 si è inoltre consolidata la collaborazione con l’Accademia di Arti Antiche Resonars di Assisi, per la co-progettazione della sezione musica antica del Festival delle Musiche, nonché per alcune collaborazioni relative al gruppo di musica antica Anonima Frottolisti, come nel caso della produzione del 2016 “Orlando che ismarrito avea il cervello“.

L’attività di produzione si affianca in maniera organica ed integrata a quella legata alla gestione e programmazione di tre Teatri Comunali della Val di Chiana Aretina e del Cinema Eden di Arezzo. 
Officine della Cultura gestisce il Teatro Verdi di Monte San Savino dal 2000 – per la cui direzione artistica ci si avvale della collaborazione di Amanda Sandrelli – facendone la propria “residenza” come compagnia di produzione teatrale/musicale. Grazie alla progettualità e al tipo di lavoro impostato da Officine della Cultura, il Teatro Verdi è stato inserito a partire dal 2001 nel circuito Sipario Aperto della Regione Toscana e nella Rete Teatrale Aretina. Le attività hanno visto uno sviluppo notevole nel corso degli anni: si è passati da un cartellone di sette/otto spettacoli, alla realizzazione di un quadruplo cartellone per diverse tipologie di spettacolo (teatro, musica, giovani compagnie, pubblico scolastico), nonché di una programmazione cinematografica settimanale per tutto il periodo autunno/primavera.

A partire dal mese di novembre 2015, Officine della Cultura si occupa della programmazione del Teatro Comunale Mario Spina di Castiglion Fiorentino, Fiorentino per la cui direzione artistica ci si avvale della collaborazione di Alessandro Benvenuti. A fianco della programmazione “ufficiale”, gestita in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo onlus, viene proposta al pubblico una stagione bis, intitolata “Non staccare la Spina”, che dà spazio a progetti legati a linguaggi contemporanei, alla musica e ad alcune interessanti produzioni del territorio.
La gestione del Teatro Rosini è stata affidata in convenzione dal Comune di Lucignano a Officine della Cultura a partire dal 2010 (stagione teatrale 2010/2011). Diversamente da quanto avviene per il Teatro Verdi, Officine si occupa per il Teatro Rosini degli aspetti organizzativi e gestionali legati alla sola attività della Stagione Teatrale ufficiale. Grazie alle relazioni e ai rapporti di Officine della Cultura, anche il Teatro Rosini è stato inserito nel circuito Sipario Aperto della Regione Toscana e nella Rete Teatrale Aretina. Anche al Rosini sono stati estesi i servizi al pubblico del Verdi, come il sistema di prenotazione e vendita on-line e nel circuito box office Toscana, o come l’inserimento nel progetto di formazione del pubblico della Rete Teatrale Aretina “Spettatori Erranti”. Novità della stagione teatrale 2015/16 l’inserimento in Vetrina Toscana, iniziativa promossa dalla Regione Toscana e dalla Camera di Commercio.

A gennaio 2015, Officine della Cultura ha rilevato l’attività del Cinema Eden, l’unica sala della città alternativa alla multisala UCI, sia in termini di contenuti che per il fatto di trovarsi nel cuore della città. Il cinema Eden ha due sale: Eden D’essai e Piccolo Eden e un’arena che può essere considerata “la residenza estiva” di Officine della Cultura. Nell’Arena già da giugno a settembre 2015 sono stati programmati spettacoli teatrali, musicali, proiezioni cinematografiche e altre attività di intrattenimento caratteristiche di uno spazio estivo all’aperto (DJ set, letture, performance) il tutto supportato, anche dal punto di vista economico, dalla gestione di un bar aperto per tutta l’estate dal martedì alla domenica.

Segnaliamo inoltre che da novembre 2006 Officine della Cultura gestisce, per conto del Comune di Arezzo, i servizi connessi alla gestione della stagione teatrale e musicale del Comune di Arezzo – biglietteria, personale di sala, personale tecnico – presso i vari teatri della città: Petrarca, Pietro Aretino, Mecenate e Tenda. La gestione riguarda anche le attività dei teatri per conto terzi, per quanto attiene i servizi tecnici.

L’attività produttiva e di ospitalità si sviluppa anche attraverso l’ideazione e la gestione di festival multidisciplinari.

Officine della Cultura dedica infine una particolare attenzione all’attività laboratoriale e alla formazione del pubblico, che comprende, tra l’altro, la programmazione di laboratori musicali e teatrali presso Istituti Scolastici di Arezzo e della Val di Chiana, nonché lezioni/concerto curate dai musicisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo e finalizzate principalmente alla valorizzazione dell’intercultura.

 

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