Ne vogliamo parlare? “Di cosa?” diranno i miei cinque affezionati lettori, così stakanovisti nel leggersi dall’incipit al the end i miei scritti. Di cosa? Semplice! Di questo tempo ipercinetico, di questo occidente ipersviluppato, di questeLEGGI TUTTO →
Dunque è Natale. S’appiglia nelle mucose, rigemma nelle profonde cavità dell’anima il fascino di un’attesa che s’ammanta di poesia, di una festa insostituibile nel palinsesto della memoria, svigorita forse vieppiù nel tempo, ma sempre grondanteLEGGI TUTTO →
Un branco di cani si muove come in processione lungo le vie deserte del paese addormentato, cerca avidamente qualche avanzo di cibo rovistando con scrupolo da investigatore in ogni recondito angolo, in ogni periclitante architetturaLEGGI TUTTO →
È una ragazza dall’aria allegra, che porta una corona d’edera sul capo e tiene in mano, a mo’ di scudo, una maschera. Insieme alle otto sorelle, come lei figlie di Zeus e Mnemosine, risiede sulLEGGI TUTTO →
Per sempre. È per sempre che sono ridisceso nell’ADE, ombra tra ombre, in questo luogo che PERSEFONE governa con ferma volontà e crudele fermezza, tra queste spelonche dove il mio canto non risuona, la miaLEGGI TUTTO →
Autunno, tempo di vendemmia: nei vigneti, appesi ai tralci, i grappoli attendono di essere svincolati dall’abbraccio della vite, di essere raccolti da mani sapienti , in un rito plurimillenario che, con alchemica forza, li vedeLEGGI TUTTO →
C’è un Sud archetipico, paradigmatico, modellato dalla mano della Storia e dall’estro della Natura su calchi non ambigui, foggiati sulle sue più peculiari caratteristiche; un Sud fatto di topoi abusati, ancestrali: la bellezza del paesaggio,LEGGI TUTTO →
