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Statistiche sulla crisi dei migranti  

Pubblicato sul sito ufficiale del Parlamento europeo, il 12 luglio 2017

 Le statistiche riflettono la portata della crisi dei rifugiati in Europa. Ecco i dati più recenti che sottolineano i vari aspetti di questa situazione.

Un’Europa accogliente?
L’arrivo di più di un milione di richiedenti asilo e migranti nel 2015 ha messo alla prova e mostrato le criticità del sistema europeo di asilo. Il Parlamento europeo sta lavorando a proposte di legge che creino una politica di asilo più equa ed efficiente.
In questo articolo, tutti i dati circa la crisi dei migranti in Europa: chi sono i migranti, cosa sta facendo l’UE per affrontare la situazione e quali sono le implicazioni finanziarie.

Definizioni: Chi è un rifugiato? Chi è un richiedente asilo?
I richiedenti asilo sono persone che presentano una richiesta formale di asilo in un altro paese perché temono per la propria vita nel proprio paese d’origine.
I rifugiati sono persone con una fondata paura di essere perseguitati per motivi di etnia, religione, nazionalità, orientamento politico o appartenenza a un determinato gruppo sociale e che sono stati accettati e riconosciuti come tali nel paese ospitante. Nell’Unione Europea, la direttiva sulla qualificazione stabilisce le linee guida per assegnare la protezione internazionale a coloro che ne hanno bisogno.
Al momento i cittadini dei paesi terzi devono presentare domanda di protezione nel primo paese dell’Unione europea in cui arrivano, diventando così dei richiedenti asilo. Ricevono poi lo status di rifugiati o una diversa forma di protezione internazionale solo dopo l’approvazione da parte delle autorità nazionali.

Decisioni in materia di asilo nell’UE
Nel 2017 ci sono state 728.470 richieste di protezione internazionale. Si tratta di una diminuzione del 44% rispetto al 2016, quando ci furono 1,3 milioni di richieste.
Nel 2017 i paesi europei hanno offerto protezione a più di 538.000 persone una diminuzione del 25% rispetto all’anno precedente.
Un rifugiato su tre proviene dalla Siria. Afghanistan e Iraq sono gli altri due paesi da cui proviene il maggior numero di rifugiati.

 

La situazione nel Mediterraneo  
L’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera raccoglie i dati sugli attraversamenti illegali delle frontiere esterne dell’UE registrate dalle autorità nazionali. Nel 2015 e nel 2016 sono stati rilevati oltre 2,3 milioni di attraversamenti illegali delle frontiere.
Nel 2017 il numero totale degli attraversamenti illegali è sceso a 204.700, il livello più bassi degli utlimi quattro anni.
E’ possibile attraversare un confine più di una volta, quindi il numero effettivo di persone che arrivano in Europa risulta inferiore al numero degli attraversamenti. Gli Stati membri si sono trovati in una situazione di grande pressione.
Alcuni migranti vengono fermati e respinti al confine. Nel 2017, sono state respinte 439.505 persone alle frontiere esterne dell’UE.
Secondo i dati aggiornati (26 giugno 2018) più di 43.000  persone hanno rischiato la vita cercando di raggiungere l’Europa via mare nel 2018. Più di mille persone hanno perso la vita in mare.
Nel 2017 sono state 172.300 le persone che hanno cercato di raggiungere l’Europa via mare, meno della metà rispetto
al 2016. Molti coloro che sono morti durante le traversate: 3.139 i morti o dispersi nel 2017, 5.096 nel 2016.

Migranti illegali nell’UE
Nel 2015 sono state rilevate 2,2 milioni di persone illegalmente presenti nell’UE. Nel 2017 il loro numero è sceso a 600.000.
Essere “illegalmente presenti” in suolo europeo può significare che una persona non sia riuscita a registrarsi correttamente o abbia lasciato lo Stato membro responsabile dell’elaborazione della domanda di asilo. Questo non giustifica di per sé l’espulsione dall’Unione Europea.

Cosa ne pensano i cittadini europei
La migrazione è stata una priorità dell’Unione europea per anni e sono state prese diverse misure per gestire la crisi e migliorare il sistema d’asilo.
Secondo i risultati di un sondaggio  Eurobarometro pubblicato a maggio 2018 il 72% dei cittadini vuole che l’UE intervenga di più in materia di immigrazione.

Il bilancio
Il Parlamento europeo ha aumentato sensibilmente i fondi destinati alle politiche di immigrazione, asilo e integrazione in seguito agli arrivi del 2015. Nei negoziati per il bilancio per il periodo dopo il 2020 il Parlamento ha chiesto fondi aggiuntivi per la gestione delle migrazioni.
Secondo l’Agenzia Onu per i rifugiati nel 2017 ogni giorno in media  44.000 persone sono state costrette a lasciare le proprie case. I paesi che ospitano il maggior numero di rifugiati sono la Turchia, il Pakistan, l’Uganda, il Libano, l’Iran e la Germania. L’85% dei rifugiati è ospitato in regioni in via di sviluppo.

 

Dati aggiornati sull’arrivo di migranti in Europa:

  • Previous years
Arrivals * Dead and missing
2018 138,882 2,275
2017 172,301 3,139
2016 362,753 5,096
2015 1,015,078 3,771
2014 216,054 3,538

* Arrivals include sea arrivals to Italy, Cyprus and Malta and both sea and land

 

 

Occorre trovare subito una soluzione al regolamento di Dublino

Pubblicato sul sito ufficiale del parlamento europeo, il 20 giugno 2018

La crisi dei rifugiati messo in grande difficoltà il sistema di asilo europeo, è necessaria una riforma per renderlo più equo ed efficace. Ecco le proposte del Parlamento.

Dal 2015 l’UE sta ricevendo il più grande flusso di rifugiati e migranti mai registrato in Europa dalla seconda Guerra Mondiale. Questo ha messo in evidenza tutte le debolezze del sistema di asilo europeo. Il Parlamento chiede una riforma per rendere il sistema solido ed equo. In vista del vertice europeo del 28 e 29 giugno, gli eurodeputati esortano i governi dell’UE affinché raggiungano una posizione comune sulla riorganizzazione del sistema di Dublino per dare subito inizio alle trattative con il Parlamento. La posizione del Parlamento è stata adottata a novembre del 2017.

Ora bisogna agire
Parlando in vista della giornata internazionale del rifugiato che si celebra il 20 giugno, la relatrice della riforma del regolamento di Dublino Cecilia Wikstroem,  eurodeputata svedese dei Democratici e liberali, ha dichiarato: “Il tempo sta rapidamente scadendo se vogliamo trovare una soluzione al regolamento di Dublino in questa legislatura. I cittadini si aspettano dei risultati dai nostri leader, non esibizionismi”.
Durante un discorso tenuto a Vienna il 19 giugno 2018 il Presidente Antonio Tajani ha affermato che “L’immigrazione è la nostra sfida più grande e sta mettendo a rischio il futuro stesso dell’Unione”. La settimana precedente nel corso di un dibattito gli eurodeputati hanno lanciato un appello ai dirigenti politici dell’UE affinché continuino con la revisione delle norme di Dublino.

Quali sono le norme del regolamento di Dublino?
Il regolamento di Dublino è l’elemento centrale del sistema di asilo europeo e stabilisce quale sia lo stato membro responsabile per l’elaborazione delle richieste di protezione internazionale.
Secondo quanto stabilito nella posizione del Parlamento, il primo paese di arrivo del richiedente asilo non dovrebbe più farsi automaticamente carico di elaborare la richiesta di asilo.
Coloro che hanno un “legame effettivo” con un determinato stato membro dovrebbero essere immediatamente trasferiti in quel paese. I richiedenti asilo per cui non sussiste alcun legame effettivo nei confronti di un paese specifico dovrebbero invece essere equamente distribuiti tra tutti gli stati membri. I paesi che si rifiutano di accogliere la loro quota di richiedenti asilo potrebbero perdere i finanziamenti europei.
Gli eurodeputati ritengono che vadano rafforzate le misure di sicurezza e che ogni richiedente asilo debba essere registrato al suo arrivo, effettuando anche un controllo delle impronte digitali usando il database europeo.
Bisognerebbe rafforzare anche i provvedimenti a tutela dei minori e accelerare le procedure di ricongiungimento famigliare.

16,2 milioni

Nuovi sfollati nel 2017

Secondo l’ultima relazione pubblicata dall’Agenzia delle nazioni Unite per i rifugiati nel 2017 16.2 milioni di persone sono state costrette a lasciare il proprio paese a causa di persecuzioni, conflitti o violenze, facendo salire il numero totale di sfollati e profughi nel mondo alla cifra record di 68.5 milioni. L’85% dei rifugiati in tutto il mondo è accolto da regioni in via di sviluppo (© UNHCR/Andrew McConnell).

 

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